giovedì 8 aprile 2010

La favola della capra

Intanto proviamo tanta tenerezza nei confronti delle vittime: le capre senza eta'. Questo si'. Le vedo qui e mamma mia quante ce ne sono li' dove adesso torno (Non voglio immaginare le capre da Fuorisalone a Milano. Un argomento che a mio parere meriterebbe un libro intero). Accarezzerei uno per uno ogni imbecille, ringraziandolo per farmi sentire ancora vivo e con obiettivi da me scelti. "Imbecille, sei un imbecille". E via con una carezza. Non ti accorgeresti nemmeno che mi prendo gioco di te: sei capra. Cosi' affascinante che quasi quasi mi verrebbe voglia di preservarti. Ti metterei sul comodino per ricordarmi ogni mattina che la mia coscienza e' a posto. Che sogno ancora un paese che tu, imbecille, non riusciresti a percepire nemmeno se ti facessi un disegnino.Quante ne ho viste di bestie come te in questi mesi. Decine. Arrivate qui a rispolverare una vita mai vissuta spendendo i soldi e stipendi da pizzaiolo al Crown Casino oppure imprecando perche' "questi coglioni australiani non son capaci di fare una pizza decente" oppure perche' "i cinesi sono sporchi e han rotto il cazzo". Questa e' la feccia italiana nella terra promessa.
Questo spesso siamo noi, cioe' sei tu, qui. Pero' il mondo sa essere splendido. Qui ti ha accolto, capra, ti ha fatto sfogare ed ora ti sussurra giorno dopo giorno nell'orecchio cose belle, dolci, traboccanti di serenita'. E piano piano le assimili. Ed ora incominci a mangiare la loro pizza. E mi dici che non puoi uscire perche' ora devi risparmiare i soldi. E mi dici che ti sei accordato con un cinese che ha la macchina per andare a fare una gita sulla Great Oceon Road, dividere le spese e pagare meno. Ti stai plasmando, capra. Sono le prime vere decisioni che prendi ed e' il mondo che te le ha suggerite. Sono state le persone che non conoscevi. Sono state le situazioni che hai avuto occasione di vivere e che non ti sei limitato a farti raccontare da amici, a loro volta capre. La politica non si e' infiltrata, non ha avuto l'arroganza ed il cattivo gusto di farlo. La vita era tua, mica sua. Ora potrai cercarla se vorrai, oppure lei bussera' educatamente e tu vedrai se farla entrare per un po'. Capra, stai cambiando, sei ignorante ma non piu' imbecille. Sei autentico.Ti sei fatto amico il mondo e costruire il tuo, dimmi la verita', ora sembra pure piu' interessante, no? Bravo. Poi vedi di spiegarlo ai tuoi amici quando torni, se torni.
Perche' a 16mila km da qui, cioe' li', le capre si arrabbiano per puro gusto, i politici parlano dai giornali facendosi grandi col consenso di ovini, i giornali fanno i politici, gli elettori eleggono i giornali, i partiti politici sono in un tutti contro tutti per il bene di nessuno. Dovrebbero comporre una macchina capace di aiutarci. Ed invece ognuno ha costruito la sua macchinina e molti son rimasti a piedi. E altri ora stanno decidendo di andare a piedi perche', anche se ci si mette di piu', inquina meno. Ed e' cosi' gratificante. Quando torno vado a piedi, stringendo tra le mani una piramide gerarchica ribaltata dove la base, sul quale il sole ora batte, e' fatta da noi. Si, anche dalle capre. Che diventerebbero cosi' persone.

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